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Esperanto

Cos'è

L'esperanto è una lingua artificiale, ideata con lo scopo di essere semplice e neutrale, cioè non portatrice della cultura di un popolo. Come struttura, l'esperanto prende le radici da varie lingue europee e le combina con un vasto insieme di suffissi e prefissi che consentono di creare nuove parole, il tutto in modo estremamente regolare e privo di eccezioni.

Qualche esempio

Iniziamo con tutti gli articoli dell'Esperanto: "la". Questo è l'articolo determinativo sia singolare che plurale, sia maschile che femminile. L'articolo indeterminativo non esiste. Come tutte le parole in esperanto, "la" si pronuncia esattamente come si scrive.
I verbi in esperanto si compongono mettendo la radice e poi la desinenza che corrisponde al tempo, ad esempio -as per il presente, -is per il passato e -os per il futuro. Visto che i verbi non si coniugano, il soggetto è obbligatorio.

E ora qualche frase, con l'indicazione di come si compongono:

Mia nomo estas Ivan.

Mi (io) + a (terminazione dell'aggettivo), nom (radice per nome) + o (terminazione del sostantivo), est (radice del verbo essere) + as (terminazione del verbo al presente), altrimenti detto "Il mio nome è Ivan".

Li parolas esperanton tre bone.

Li (egli) , parol (radice del verbo parlare) + as (terminazione del verbo al presente), esperant (radice di esperanto) + o (terminazione del sostantivo) + n (suffisso del complemento oggetto) , tre (avverbio molto), bon (radice di buono) + e (terminazione dell'avverbio), altrimenti detto "Egli parla esperanto molto bene".

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Ivan Lanese (ivan.lanese@gmail.com)